Spazio alle spezie

La spezia sta alla pietanza come la ciliegina sulla torta

La Curcuma

Al di là di quanto possano affermare o smentire le migliaia di sperimentazioni e dissertazioni su questa spezia, personalmente sono una grande fan della curcuma. Posso dire a voce alta che, inserirla nella propria alimentazione quotidianamente, può migliorare la salute a tavola: effetti immediati positivi sulla digestione, eliminazione dei gas intestinali, del ristagno liquidi, riequilibrio flora batterica intestinale/vaginale. Al medio termine migliora l’aspetto della pelle in quanto potente antiradicale.

Provate a sperimentarla per qualche mese e in seguito fate un check up generale. Potreste accorgervi di aver perso peso senza grandi sforzi, ridotto i valori del colesterolo e ricevuto un biglietto di ringraziamento dal vostro fegato che nel frattempo avrà recuperato il sorriso. Dalla rivista  ‘Focus’ apprendo, tra l’altro, che recenti studi hanno rivelato quanto segue: la curcumina, contenuta nel curry, previene le malattie del fegato causate dall’alcool. La radice (rizoma)  è un antinfiammatorio con effetti cardiovascolari, è un  protettore epatico, antiossidante migliore della vitamina A e C, con effetto oncologico. E’ importante, come per  ogni  spezia,verificarne la provenienza, in quanto il luogo dove viene coltivata ne differenzia la qualità.

Per saperne di più aspettate i prossimi aggiornamenti, mi sto documentando appassionatamente…

La Cannella

Spezia già utilizzata dai cinesi 2700 anni a.c.

Citata ne ‘Il cantico dei cantici’ dall’Antico Testamento.

Contemplata dalla medicina Ayurvedica come rimedio a diverse patologie (dissenteria, febbre, dismenorrea, inappetenza). E’considerata dalla tradizione indiana una spezia con forti proprietà antireumatiche.Sulla prestigiosa rivista ‘Focus’ ho appreso che recenti ricerche hanno provato che “mezzo cucchiaino di cannella al giorno riduce in modo significativo i livelli di zucchero nel sangue dei diabetici. L’effetto può essere prodotto persino immergendo un pezzetto di cannella nel té…L’ingrediente attivo nella cannella, detto MHCP (un composto solubile di acqua e polifenolo) si comporta come l’insulina: attiva i suoi recettori e lavora in sinergia con l’ormone nelle cellule che si occupano di bruciare o metabolizzare il glucosio”.

ed efficace in caso di crampi addominali (da ‘salud y vitalidad’ Ayurveda– medicina millenaria para el hombre de hoy – di Daniel Ghiotti e Rubén Devoto).

Nell’antico Egitto veniva utilizzata nei processi di imbalsamazione, mescolata alle essenze.

L’olio essenziale è efficace (mescolato a olio base) per frizioni su zone doloranti e congestionate, per stimolare la microcircolazione, e alleviare dolori muscolari.

Lo Zafferano

‘Questa spezia ha il colore della luce estiva. Evoca il sole e la sua intensità. E come il sole ha mille poteri, tra cui quello di esser ‘un elisir di lunga vita’ in quanto contrasta i radicali liberi grazie al denso contenuto di carotenoidi. Nella mitologia greca il Dio Hermes utilizzava lo zafferano come afrodisiaco per risvegliare il desiderio e l’energia sessuale. Il suo consumo secondo sperimentazioni, stimola le surrenali e la produzione di adrenalina e cortisolo. Viene inneggiata sia dalla Medicina Tradizionale Cinese che da quella Ayurvedica quale stimolante del sistema immunitario. Entrambe  le tradizioni e la moderna fitoterapia usano lo zafferano per le sue proprietà disintossicanti, antinfiammatorie, digestive, nonché disinfettanti (intestino). Lo zafferano viene estratto dal Crocus sativus, pianta della famiglia delle Iridaceae. Proveniente dall’Asia minore, attualmente la sua coltivazione  si è diffusa su tutto il territorio Mediterraneo.  L’Italia in particolare,  vanta zafferani di ottima qualità in Abruzzo, Marche e Sardegna. E’ considerata la spezia più costosa (ottenuta dai pistilli di alcune varietà del crocus). In commercio si trova sia in polvere che in filamenti.

Recentemente ho potuto apprezzare il pregiatissimo zafferano sardo. Il prossimo Ottobre tenterò essere in Abruzzo durante la fioritura e la raccolta ….uno spettacolo unico che commenterò tra breve..

Per maggiori info

www.pungilandia.com

Lo Zenzero

Prima spezia ad essere importata in Europa.  Fa parte del quartetto delle mie preferite, assieme alla curcuma, zafferano e cannella. Antichi trattati cinesi sulle erbe medicinali ne esaltavano le virtù già dal 2800 a.c. Nell’epoca Romana gli si attribuiva tale valore al punto che veniva sottoposto a tassazione. I Romani , inoltre, ne riconoscevano gli effetti afrodisiaci e anche nel Medio Evo veniva valorizzato come tale. “Mangia zenzero e amerai e sarai amato come in gioventù” così citava la Scuola Medica Salernitana nel Rinascimento, imitando le abitudini degli arabi che lo utilizzavano ampiamente per accendere i sensi maschili e femminili negli harem.

Ho appreso da alcune riviste che lo zenzero, soprattutto nella tradizione Cinese, è considerato, assieme al ginseng e alla liquirizia, una delle più grandi fonti di energia.  I marinai dell’Asia sud-orientale assumevano zenzero come rimedio contro il mal di mare. Tra le sostanze attive in esso contenute prevalgono le vitamine del gruppo A e B, calcio, ferro, potassio e fosforo.  Una sostanza come il cineolo (rintracciabile anche nel cardamomo),  può essere considerato un cortisone naturale, antidolorifica e antistaminica. Previene, se assunto nella misura di 5 gr al giorno il rischio di ictus e trombosi, se abbinato ad una dieta sana e a un sano stile di vita. I medici ayurvedici lo prescrivono, assieme alla curcuma, per ridurre squilibrii della tiroide (compreso noduli).  I suoi effetti terapeutici riconosciuti sono ampi: stimola tutte le funzioni dell’organismo, favorisce l’eliminazione delle tossine. Ottimo rimedio contro disturbi epatici, problemi intestinali e malattie da raffreddamento. Si può assumere sotto forma di tè, affettato nell’insalata bollito nelle pietanze. Grattugiato fresco in salse crude.

Ne faccio uso quotidiano specialmente della radice fresca, che aggiungo in insalate esotiche, infusi e dolci. Prevale il sapore piccante.

Nella medicina tradizionale cinese è collegato all’elemento fuoco. E’ considerato un potente stimolante sessuale

maschile anche ai tempi della leggendaria Santa Ildegarda von Bingen, mistica erborista dell’XI secolo. Ho trovato dati interessanti sui seguenti siti

www.waithai.it
e
www.lerboristeria.com