La nostra vita è un'impresa. Giochiamo a sanarla con la M.T.C.

Riflessioni ispirate dal libro: ‘Empresas que sanan’ di Gabriel Gutrérrez. Parallelismi tra un’impresa e una persona (corpo, mente, anima), nella loro gestione e sviluppo, con richiami alla Medicina Tradizionale Cinese.

Il nostro corpo, considerato dal punto di vista ‘olistico’ è come un’impresa, composta di compartimenti a cui è assegnato un ruolo specifico, e che si integrano tra loro. In questo continuo relazionarsi si influenzano negativamente o positivamente a seconda delle situazioni e dei contesti.

Affinché il prodotto finale risulti eccellente (la salute) non si può prescindere dal curare ogni dettaglio e non si può trascurare nessuna fase del processo evolutivo-produttivo.

Il nostro stato di salute si riflette nell’ambiente circostante, nella famiglia, nel lavoro, nelle relazioni. E viceversa. L’ambiente e la sua qualità ‘ vibrazionale’ influenza il benessere olistico di una persona. In un ambiente degradante, ostile, poco stimolante, ci si ammala. Ovvero, il rischio che succeda è alto.  Al contrario, un ambiente sano, stimolante, alimenta l’entusiasmo, il buon umore, l’allegria.

Il presupposto affinché non si verifichino situazioni deterioranti, è osservare le proprie reazioni, l’ atteggiamento nei confronti delle esperienze che viviamo. Se le cose non ci piacciono, abbiamo la possibilità di trasformarle, uscire dalla situazione, o accettarle pienamente, senza resistenze. Questo è il presupposto per non lasciarsi intaccare, per proteggersi dalle influenze esterne e salvaguardare la nostra armonia. Quello stato di equilibrio permette di far scivolare via le scorie emozionali ed evitare quindi di somatizzare sofferenze, frustrazioni, rabbie, rancori, invidie, gelosie, stress.

Come l’amore, la salute è un valore da nutrire. E’ una priorità assoluta. Ogni patologia nel corpo e nella mente umana è il segnale di una disfunzione e questo può accadere sia ad un corpo umano che ad una organizzazione.

La nostra vita è un’impresa e il nostro corpo funziona come tale. Anche un’impresa può soffrire di malattie fisiche ed emozionali. Per la Medicina Tradizionale Cinese il corpo umano è un frammento del cosmo che contiene tutti gli elementi di esso, i suoi meccanismi, i suoi cicli. I canali energetici chiamati ‘meridiani’ non sono altro che reti ‘wi-fi’, gli organi si relazionano tra di loro attraverso i meridiani che irrorano le diverse parti del corpo e lungo i quali si trovano punti specifici che corrispondono ai vari organi e visceri.

Lo stato energetico degli organi del nostro corpo si riflette nella vita personale e si proietta verso l’esterno. Nello stesso modo le infiltrazioni sociali penetrano la vita di una persona, influenzandola. La nostra salute entra in risonanza con la fisiologia del mondo esteriore. Lo stato interiore di una persona si plasma, si scontra e si infiltra nel mondo organico esterno, lasciandosi modellare da questo. Il pensiero e la immaginazione si plasmano nel linguaggio, nella stessa maniera in cui la nostra fisiologia e psicologia restano riflesse in una prova grafologica. Una disarmonia nella maniera di scrivere è il riflesso del ‘cosmo interiore’, il quale si lascerà notare nel linguaggio verbale e ancor di più nel grado di armonia di ciò che si dice, nonché nel ritmo stesso in cui ci si esprime. Il linguaggio è una risorsa che carica di energia il pensiero e ne dà la forma. Anche il linguaggio del nostro corpo, come quello verbale, comunica intensamente il nostro modo di essere.

La nostra vita personale è come un’impresa, dice Gutierréz. Tutte le funzioni dei nostri dipartimenti hanno a che fare con le relazioni, il lavoro, la carriera, la famiglia, lo sviluppo, i talenti, le carenze, le conoscenze, la formazione, l’auto promozione, il ruolo sociale.

Tutto ciò che compone la nostra vita forma una trama organica. Una relazione,  come una persona,  può ammalarsi, così pure una organizzazione. Una relazione si autoregola, trascendendo le volontà e i desideri individuali. La cura dei vincoli che l’articolano danno luogo a qualcosa che è più della somma delle volontà, degli interessi e dei desideri. Incluso le relazioni azzardate, che sembrano avere una causalità occulta, come se le persone si attraessero attraverso l’attivazione di un registro incosciente che agisce oltre la simpatia e la reciproca attrazione o le motivazioni concrete riconoscibili in prima istanza.

Si può parlare di sincronicità. Il fenomeno della sincronicità è la chiave della salute. Questo è sinonimo di apertura, ordine, armonia, economia, ecologia.

Se le funzioni che conformano la fisiologia del nostro corpo si svolgessero in modo asincronico, la nostra salute si vedrebbe perturbata in quanto questo coincide con impedimenti nel flusso energetico. Il principio di sincronicità è osservabile in tutti gli ambiti della vita. Captarlo suppone tener aperta la nostra ‘antenna’ a un maggior campo di possibilità. CAPTARE LA SINCRONICITA’ EQUIVALE A GENERARE OPPORTUNITA’…

Il nostro corpo e la nostra vita sono come una impresa che persegue la prosperità e l’eccellenza. I dipartimenti di un’impresa interagiscono in forma analoga a come lo fanno i nostri organi. Comunicano e interagiscono influenzandosi attraverso un ‘wi-fi’ neuronale.

Secondo la medicina tradizionale cinese, la nostra peculiare maniera di stare al mondo, di sentire, pensare, lavorare e relazionarci, assieme alla nostra salute, formano parte di una unità di ‘ambiti’, interconnessi e in mutua risonanza.

Un cambio positivo sulla percezione che teniamo di noi stessi e sulla qualità della reazione agli eventi, genera risonanza favorevole alla trasformazione delle piattaforme sociali delle quali facciamo parte.

Abbiamo il potenziale di ‘guidare’ le nostre attitudini con la finalità di favorire la fluidità dei processi nella stessa modalità con la quale lo farebbe un agopuntore con gli aghi.

Il nostro corpo si auto-regola in maniera naturale e intelligente.

Captare l’intelligenza del corpo attraverso le emozioni che esso emana ci aiuterà a sviluppare una maggiore percezione del funzionamento delle organizzazioni, una maggior consapevolezza della nostra partecipazione nelle dinamiche sociali.

Un aforismo cinese dice: “L’unione della forza di volontà e la ricerca consapevole di un momento propizio per plasmare i contenuti della volontà fanno miracoli”. (tutti i Budda di questa terra sono pienamente d’accordo :-)).

Il successo di una ‘gestione’ viene determinato non solo dalla volontà ma anche dalla forza del momento e dal suo contesto.

La Medicina Tradizionale Cinese sostiene che un’azione terapeutica può non dare il risultato sperato se non tiene conto del momento della sua applicazione. Il momento scelto può agire a favore o contro di una determinata soluzione.

Un cambio di atteggiamento, come la scelta di un momento adeguato per agire, può provocare un effetto rigenerante. Un cambio di percezione può render possibile sviluppare potere dal proprio ‘centro’.

Combattere un problema come se si trattasse di qualcosa da estirpare a tutti i costi potrebbe provocare una ‘infiammazione del sistema’.

Secondo i principi della M.T.C. possiamo conseguire miglioramenti strutturali seguendo la soluzione più naturale, ovvero, entrare in rapporto intimo con la situazione da affrontare piuttosto che combatterla. Questo vale anche nel caso di un sintomo. Invece di sopprimerlo, accettiamolo, come un amico che ci sta segnalando qualcosa per richiamare l’attenzione su noi stessi.

Il ciclo Ke e i 5 elementi.

La medicina tradizionale cinese sostiene che nel corpo umano è riflesso il cosmo e la natura stessa. In esso si riflettono gli stessi cicli che regolano la vita esterna. Nel corpo, quindi, si riflettono i 5 elementi, un sistema di organi, e una emozione ad essi associata.

Ogni entità ha un ‘cosmos’ (in greco significa ordine ed è il contrario di caos), così che la nostra personalità può entrare in risonanza con la perfezione della natura. Alcune disfunzioni nel nostro corpo possono notarsi durante la stagione che corrisponde al suo elemento. Secondo la M.T.C ogni stagione dell’anno conferisce protagonismo a determinati organi e viscere. Ogni stagione è collegata ad un elemento.

I cinque elementi sono:

1) – l’acqua (associato all’inverno e al sistema renale- udito);

2) – il legno (associato alla primavera e al sistema epatico – vista);

3) – il fuoco (associato all’estate e al sistema cardiaco- parola);

4) – la terra ( associata alla tarda estate e al sistema digestivo- gusto);

5) – il metallo (associato all’autunno e al sistema polmonare – olfatto);

Secondo la M.T.C. ogni persona ha un’intelligenza emotiva che trova la sua sede nell’intestino tenue, considerato il secondo cervello, in quanto contiene più materiale neuronale, del midollo spinale. Ha relazione con il sistema elettrico che rende possibile i battiti del cuore (aritmie, palpitazioni possono esser provocati da problemi digestivi).

Il Ciclo Ke individua una correlazione tra i cinque elementi che rappresentano i cinque sistemi presenti nel nostro corpo. Oltre a interagire tra di loro, vi è una forma di controllo a catena di modo che, se un sistema è debole, quello preposto al suo controllo può intervenire recuperando o evitando una situazione di squilibrio.

L’elemento legno, associato al sistema epatico (vescicola biliare, fegato, vista, muscoli), controlla l’elemento terra del quale fa parte il pancreas, la milza, lo stomaco, l’intestino crasso e tenue. Dal punto di vista emozionale, l’elemento legno presiede alla creatività, all’attitudine di una persona, nonché ai suoi bisogni in generale. Mantenere in equilibrio questo elemento legato al sistema epatico è fondamentale perché in linea di massima ha un grande potere anche su tutti gli altri elementi. In genere, l’armonia di tutti gli elementi è dovuta a un equilibrio dell’elemento legno, che consiste principalmente nel porre attenzione ai propri bisogni, a far emergere la propria creatività, a dare coerenza ai nostri desideri evitando i conflitti interiori tra quello che siamo/facciamo e quello che vorremmo essere/fare.

Per regolarizzare le funzioni digestive, la M.T.C. propone di agire sul sistema epatico, trovando soluzioni a livello emotivo, ovvero aprendo prospettive e cercando nuovi modi di liberare le emozioni attraverso il cambio di attitudine.

Le anomalie relazionate all’elemento terra (sistema digestivo) segnalano relazioni ‘deficienti’ con le persone che rappresentano i nostri ‘nutrienti emozionali’. L’elemento terra ci aiuta ad inventariare le nostre relazioni, far chiarezza fino a che punto godiamo o soffriamo di esse.

L’elemento legno manifesta le sue disfunzioni , per esempio, nella tendenza ad esigere che la vita materiale sia come l’abbiamo sognata. Non si tiene conto che la realtà ha i suoi filtri che questi ci distanziano dai sogni o dalle situazioni idealizzate. L’eccellenza nel concretizzare i sogni, migliorare le nostre relazioni e le nostre attitudini si raggiunge mediante la presa di coscienza di sé, la formazione e l’apprendimento, con impegno continuativo che si può tradurre in simbiosi tra il potenziale e l’attitudine. La formazione è utile a cambiare attitudini autodistruttive e si può considerare un’auto conoscenza che aiuta a dominare e gestire la propria condotta. QUANDO IL SISTEMA EPATICO E’ IL PUNTO DEBOLE DELLA NOSTRA VITA, LA PRINCIPALE ATTENZIONE DOVREBBE ESSER POSTA NELLA ATTITUDINE.

Regolare l’attitudine, temperarla, modificarla. Una attitudine che persiste inappropriata può provocare una ciclotimia tra attività e passività (caos nell’organizzazione interna). Questo può generare sintomi al sistema cardiaco (aritmie) o al sistema osseo, muscolare (tendinite, rigidità).

Siccome il sistema polmonare – elemento metallo controlla l’elemento legno,

può venir in soccorso delle carenze attitudinali. Può aiutare a reinventarsi, sciogliere i vecchi schemi, abbandonare atteggiamenti/comportamenti autodistruttivi e stagnanti che pregiudicano la crescita.

L’elemento metallo vincola le persone a ciò che fanno. Questo elemento è equilibrato quando abbiamo la capacità di esprimere noi stessi. Equilibrio tra le nostre capacità e la loquacità con cui scegliamo di parlare di noi (come esprimiamo i nostri valori, le nostre eccellenze, talenti e meriti). La capacità di attrarre, sedurre e convincere riflette fedelmente l’equilibrio e buon stato del nostro sistema polmonare (polmone metaforico: marketing, pubblicità).

L’elemento metallo è controllato dall’elemento fuoco. Favorisce l’apertura delle nostre relazioni con il mondo e l’arrivo di opportunità in sintonia coi nostri progetti e desideri. L’elemento fuoco, in stato di equilibrio, potenzia l’autostima e supporta l’idea positiva di noi stessi.

L’elemento fuoco è collegato al sistema cardiaco. Incarna il potere decisionale, la fiducia, l’autenticità, l’apertura al mondo, il ritmo, la sincronicità tra desiderio e realizzazione, la capacità di riconoscere i valori reali, l’amore per ciò che si fa, l’allegria.Un buon elemento fuoco può rappresentare tutto questo, incluso la consapevolezza che gli altri possono vederci non secondo l’immagine che abbiamo di noi ma secondo i nostri valori e le nostre realizzazioni. Interrogarsi sulla propria onestà con noi stessi in qualsiasi situazione o scelta viviamo.

Una disfunzione di questo elemento può concretizzarsi quando siamo prepotenti, autodistruttivi, quando soffochiamo la persona amata, quando lottiamo in maniera esasperata per un progetto. La forza con la quale agiamo spesso ostacola il corso degli eventi impedendone il suo naturale fluire. La forza si trasforma così in debolezza e genera una dissociazione tra emozioni e azioni. Può essere considerata una disfunzione anche l’idea distorta che uno ha di sé, ovvero la sovravalutazione, senza basi reali.

L’elemento fuoco è controllato dall’elemento acqua (sistema renale). Aiuta a delegare, a saper chiedere aiuto.

L’elemento acqua regge la storia, l’evoluzione della persona, il suo passato ancestrale, la memoria, l’esperienza, l’archivio intimo, la biografia.

La funzione renale troppo potenziata ( nel caso in cui viene sopravalutata) dà poco spazio al nuovo, è tendenzialmente conservatrice. In questo caso disturba il fegato che rappresenta l’innovazione, la creatività, l’agilità evolutiva, le nuove relazioni.

Nel caso contrario, se l’esperienza e la storia fossero poco valorizzati si avrebbero comunque disfunzioni (rene troppo debole) e questo si ripercuoterebbe nel modo in cui una persona proietta la sua immagine nella società: darebbe la sensazione di staticità, atteggiamento conservatore.

Le disfunzioni dell’elemento acqua si concretizzano nell’atteggiamento ermetico, freddezza emozionale, censura interna, rigidità di pensiero, rifiuto a scoprirsi o a lasciarsi andare a nuove attrattive. Al contrario, un eccesso nell’altro senso, ovvero, una passione bruciante, uno scoprirsi troppo, evapora e non lascia nutrienti.

Lo stress cronicizzato alimentato dalla paura può dar luogo a litiasi.

Una ambizione difficile da realizzare può creare una insoddisfazione che pregiudica l’atteggiamento di gratitudine e non ci permette di vivere pienamente e in armonia.

Entrambi gli atteggiamenti da un lato di riserva e inibizione, dall’altro di eccessivo sfruttamento delle circostanze (accelerato) ci lascian denutriti.

Se ci facciamo la domanda ‘siamo soddisfatti della nostra vita?’ Quanto ci costa dare e darci? Potremmo accorgerci che sperimentiamo pigrizia anche di fronte a situazioni che desideriamo vivere. Il sistema renale (elemento acqua) fa capo anche alla scelta delle relazioni e allo stabilire legami con persone che rappresentano per noi “nutrizione” con l’aiuto dell’elemento terra (digestivo) fa chiarezza sulla qualità e caratteristiche delle relazioni. Le cattive relazioni scaricano l’energia del sistema renale e presuppongono uno spreco e dispersione di risorse.

Siccome il sistema renale è molto discreto, i danni avvengono in sordina e il sintomo si manifesta in ritardo (i primi sintomi restano inavvertiti).

Se si accumulano situazioni di squilibrio succede che si accumula anche la paura all’apertura emozionale, al compromesso, al rifiuto. Si accentuano sentimenti di fallimento e risentimento. Tutto questo andrà a sabotare la nostra capacità di stabilire lacci affettivi. Qualsiasi persona che abbia un buon rene emozionale (nella misura in cui questo è la sede dell’autostima), si mostrerà gradevole o distante in relazione a ciò che realmente sente. Al contrario, un rene ferito, si lascia sedurre da chi non aggiunge valore alla sua vita, nutrendo un rifiuto verso chi può apportare talento e allegria di vivere e nutrire la sua crescita.

Il sistema renale (elemento acqua) è il luogo dove alberga la forza interiore di una persona, la sua linfa. Assieme al cuore, esercita e rappresenta un centro di controllo.

E’ preposto a ricambi cellulari . Un rene sano ha la forza in sé di ‘trasmutare il piombo in oro’. Metaforicamente può essere considerato un ‘alchimista’.

Anche la nostra mente può esserlo. Per far questo e giungere ad una trasmutazione è necessario prender consapevolezza dei propri difetti e sviluppare una percezione che permette di osservarli in maniera spassionata. Una volta integrati, la persona cambia influenzando anche l’ecologia delle proprie relazioni.

Un buon sistema renale stimola la interazione creativa che si stabilisce tra il vecchio e il nuovo.

Un sistema renale armonico favorisce cambiamenti profondi valorizzando l’esperienza e contemporaneamente si apre al nuovo. Un sistema renale disarmonico persevera in attitudini obsolete e rigidità mentale.

Una persona in equilibrio con l’elemento acqua e col sistema renale cura le proprie relazioni e i vincoli con la propria interiorità e ha una buona capacità di autocritica e di lettura della realtà con obiettività. In una organizzazione tale equilibrio equivale alla stimolazione del talento delle persone, valorizzazione dell’attitudine piuttosto che del curricolo. Consiste nella capacità di incoraggiare lo sviluppo delle persone rendendole motivate.

Il sistema renale (elemento acqua) fa capo all’udito. Dalla forma dell’orecchio si può risalire alla storia di una persona (anche a quella intrauterina).

Inoltre produce midollo osseo, influenza la formazione e la qualità del sistema osseo. L’elemento acqua (sistema renale) è controllato dall’elemento terra (sistema digestivo).

Il sistema diegestivo è composto di diverse sezioni che interagiscono tra loro. Affinché l’alimento sia assimilato passa attraverso varie fasi. La digestione inizia con la scelta del cibo, prosegue con la sua preparazione e continua con la ingestione. L’unica possibilità di ‘opzione’ cosciente è proprio la scelta degli alimenti e il modo in cui li mastichiamo. La masticazione è una fase importante per favorire le fasi successive della digestione. Una volta ingerito e digerito, l’alimento si trasforma in energia. L’essere umano nel momento di nutrirsi mostra una certa predisposizione che lo porta a optare per un tipo di cibo o un altro a seconda dei suoi modelli culturali. Il sistema milza-pancreas ha il compito di trasformare l’alimento ingerito in energia e nutriente. Per la M.T.C. l’alimentazione è di per sé medicina, pertanto deve essere assunta con attenzione e consapevolezza. Il sistema milza-pancreas-stomaco estrae il nutriente e lo conduce al torrente sanguineo affinché sia portato al resto degli organi. La M.T.C., sostiene che questo sistema è incaricato di elevare sul piano mentale l’energia sottile contenuta in ciascun alimento, per nutrire le nostre facoltà intellettive. E’ implicito che una buona alimentazione va a ripercuotersi positivamente tanto sul nostro corpo che sulla nostra mente. Lo stato mentale in cui mangiamo ha la sua importanza nella qualità della digestione e del processo di trasformazione degli alimenti. Una masticazione impulsiva e affrettata può influenzare una digestione caotica e confusa che finirebbe per influenzare negativamente il rendimento delle nostre facoltà intellettive. La sensibilità umana può arrivare a metabolizzare l’ansia sotto forma di disordini gastrici che possono sfociare in confusione, inefficacia, torpore.

Il sistema milza-pancreas interviene nella fabbricazione di sangue e governa l’estrazione di nutrienti tanto materiale quanto sottili. La mente, attraverso gli organi digestivi capta la qualità dell’informazione contenuta negli alimenti e sente le differenze tra un alimento appropriato alle necessità energetiche dell’organismo e quello che risulta perturbarle. Il pancreas ha inoltre una funzione importante: quella di regolare il glucosio nel sangue. Il sapore dolce è connesso all’elemento terra e la M.T.C. lo associa alla quinta stagione dell’anno (tarda estate). Un eccesso di questo sapore può danneggiare il pancreas, il quale sottomette il corpo ad una decadenza prematura, alla pigrizia e alla confusione. Inoltre, influenza negativamente, rallentandoli, i processi digestivi e mentali. Il diabete è una malattia del pancreas. Conseguenza sull’organismo è quella di minacciare la vista, la quale è cassa di risonanza del sistema fegato-vescicola biliare, secondo la M.T.C. L’equilibrio/disequilibrio del sistema milza-pancreas è correlato anche alla salute dentale (la bocca in generale). I denti fan parte del sistema osseo controllato dai reni ma nello stesso tempo del sistema digestivo, in quanto addetti alla masticazione.

Disequilibri del sistema digestivo si manifestano sotto forma di : umori oscillanti, mancanza di attenzione, alterazioni nella produttività e facoltà intellettuali.

La M.T.C., come accennato precedentemente, riconosce nell’intestino tenue la sede dell’intelligenza emotiva (il nostro secondo cervello). L’intestino in generale è particolarmente sensibili al disordine sia fisico che emozionale. L’elemento legno (sistema epatico) controlla e interviene negli squilibri del sistema digestivo stimolando la libera espressione delle emozioni, l’apprendimento di nuovi modi di vivere le situazioni e le relazioni.