la biologia delle credenze

E’ un libro di Bruce Lipton, biologo americano che ho incontrato personalmente il 6 maggio scorso 2011. Ho avuto il piacere di assistere ad una sua conferenza all’Auditorium dell’Università Politecnica di Barcellona. Il suo intervento porta il titolo originale del suo libro

‘Biology of belief’

Conferenza – 6 maggio 2011- Auditorium della Università Politecnica-Barcellona: ‘Biology of belief’

Bruce Lipton esordisce così:

“Il paradiso sta qua, non serve cercarlo” Però quello che dobbiamo fare per sentirci in paradiso è eliminare tutte le false credenze che non ci permettono di sperimentarlo e fanno della nostra vita una vita ‘erronea’. Secondo la fisica newtoniana noi siamo solo esseri materiali che si muovono come marionette o come macchine azionate da un essere superiore. Newton non considerava l’aspetto spirituale dell’uomo e il fatto che questo può influenzare la parte fisica.

Secondo la fisica quantica i nostri pensieri danno forma alla nostra energia e alle nostre credenze. L’universo stesso è fatto di energia. Forze invisibili dello spettro elettromagnetico hanno impatto profondo su ogni aspetto della regolazione biologica. Dal punto di vista energetico possiamo avere interferenze distruttive o interferenze positive. Ogni oggetto o essere vivente ha la sua energia ( Feng Shui). Gli atomi sono come mini-tornados, si muovono a spirale, generando onde invisibili di energia, influenzati dall’ambiente.

I geni non controllano la nostra biologia, al contrario i pensieri sì, soprattutto quelli negativi, come per esempio, la convinzione che la evoluzione si basi sulla competizione piuttosto che sulla cooperazione. La mente non è localizzata solo nel cervello ma è distribuita in tutto il corpo attraverso le ‘molecole segnale’.

L’umanità si sta annichilendo con la sua attitudine competitiva e sta distruggendo anche l’ambiente. Le malattie come il cancro, il diabete e quelle autoimmuni stanno espandendosi. La prima causa di mortalità è la scienza medica stessa che è complice nel promuovere l’uso e l’abuso di farmaci. Ma la colpa non è dei medici, è delle industrie farmaceutiche, che non sono interessate a guarire ma a creare dipendenze da farmaci. Per questo le ricerche sulle malattie più diffuse non terminano mai. La medicina allopatica cura il sintomo, quindi non risolve il problema alla radice: ogni volta che un farmaco viene introdotto nel corpo per correggere la funzione ‘A’, scombussola la funzione ‘B’, ‘C’, o ‘D’. Se assumiamo un antistaminico per combattere un prurito di origine allergica, il farmaco viene distribuito sistematicamente e influenza i recettori di istamina in tutto il corpo. L’antistaminico ridurrà la risposta infiammatoria ed i sintomi allergici ma quando raggiunge il cervello influisce involontariamente sulla funzione neurale, motivo per cui provoca sonnolenza come effetto collaterale. Un altro esempio può essere quello della terapia ormonale sostitutiva che agisce sulle funzioni del sistema riproduttivo alleviando i problemi della menopausa , danneggiando contemporaneamente il cuore, i vasi sanguigni e il sistema nervoso (tachicardia, ictus cerebrale etc).

Secondo una visione olistica, il cancro si può guarire cambiando il campo di energia. Quando cambia la energia della famiglia, cambia la dinamica delle relazioni della famiglia stessa. Tuttavia, la materia più il campo energetico forman una struttura, invisibile. La cellula non è l’origine del cancro. Esso ha la sua origine nel campo invisibile.

La nostra salute riflette i nostri pensieri. L’energia invisibile è responsabile della forma fisica. La malattia riflette la distorsione dei nostri pensieri. Il campo energetico influenza il mondo fisico. Lo spirito pure.

La fisica quantica sostiene che la mente controlla il corpo: se cambi mentalità, cambi la tua vita. La mente governa la salute della comunità di 50 milioni di cellule di ogni individuo. La malattia è connessa con l’attività mentale, non con qualcosa di fisico. Il pensiero negativo è potente, così come lo è quello positivo.

Nel 1953 Watson e Crick scoprirono il DNA e il dogma che ne deriva è che non possiamo cambiare la nostra genetica in quanto “i geni controllano la nostra vita” (medicina tradizionale). Questa tesi viene definita ‘determinismo genetico’. Siamo vittime di questa convinzione, ma NON E COSI’ ! Possiamo cambiare le nostre vite! Il nucleo non è il cervello della cellula. La sua sopravvivenza dipende dalla capacità di adattarsi dinamicamente ai continui cambiamenti ambientali. La cellula ha bisogno di una membrana funzionante, con le proteine recettore (consapevolezza) ed effettore (azione) entrambe attive. Questi complessi proteici sono le unità base dell’intelligenza della cellula. Tecnicamente si posson chiamare ‘unità di percezione’. I geni non controllano la biologia! I geni si attivano e disattivano. Le cellule madri rimpiazzano le cellule che perdiamo ogni giorno (pelle, apparato digestivo etc).

Le cellule rispondono e reagiscono all’ambiente! Se le togliamo da un ambiente negativo e le portiamo in un ambiente positivo e sano , non necessitiamo farmaci. Per cui quello che ci serve è semplicemente cambiar stile di vita, il nostro modo di pensare, le nostre convinzioni. Cambia ambiente, cambia il tuo modo di reagire agli eventi e guarirai, perché il tuo modo di stare al mondo influenza il tuo benessere o il tuo malessere. Tutto dipende da te.

C’è però un fattore molto importante che riguarda il periodo prenatale, che ha il suo peso nella vita di una persona. La genitorialità consapevole fa una meravigliosa differenza:

dobbiamo comprendere il ruolo che svolgiamo nel programmare le convinzioni dei nostri figli e l’impatto che quelle convinzioni hanno sulla loro vita.

La qualità della vita dell’utero, la nostra dimora temporanea fino al momento della nascita, programma la nostra predisposizione alle malattie coronariche, all’ictus, al diabete e all’obesità e ad altri fattori che potranno verificarsi nel corso della vita. La programmazione della salute della vita intera attraverso le condizioni intrauterine è altrettanto importante dei nostri geni. I genitori possono migliorare l’ambiente pre-natale e agire da ingegneri genetici nei confronti dei figli. Le ricerche indicano che ciò che accade nella vita dei genitori durante il processo di imprinting ha una profonda influenza sulla mente del bambino. Fa differenza esser concepiti nell’amore, nella fretta o nell’odio. Fa la differenza aver scelto di concepire o subire la gravidanza. Il feto è continuamente sintonizzato con ogni gesto, pensiero ed emozione della madre. Sin dal momento del concepimento, l’esperienza intrauterina modella il cervello e getta le basi della personalità e del temperamento emozionale. Se la madre durante la gravidanza è in condizione di stress cronico, l’esposizione prenatale all’eccesso di cortisolo può causare innalzamento della pressione sanguigna e compromettere la crescita del feto (può far nascere bambini più piccoli).

I bambini assorbono quanto i genitori trasmettono, scaricando nel subconscio la percezione del mondo data dall’ambiente famigliare (anche solo attraverso l’osservazione). Il risultato è che il comportamento e le convinzioni dei genitori diventano quelle del bambino. Quando invece il genitore, esplicitamente tocca in maniera profonda la sensibilità del bambino, pronunciando frasi come: ‘sei uno stupido’, ‘non ti meriti niente’, ‘non combinerai mai nulla’, ‘non dovevi neanche nascere’ e via dicendo, questi commenti vengono memorizzati nel subconscio come fatti assoluti, dai qui scaturiscono le convinzioni che condizionano le loro vite adulte. I maggiori ostacoli alla realizzazione dei loro sogni saranno proprio questo tipo di limitazioni, che non solo influenzeranno il comportamento, ma possono anche svolgere un ruolo fondamentale nel determinare la fisiologia e lo stato di salute.

E’ quanto esclama Bruce Lipton (pienamente condiviso dalla scrivente). Quindi da ‘vittima’ trasformati in artefice della tua realtà, sei l’unica persona che ha il potere di farlo. Riconoscilo. Egli afferma che la vita viene dal movimento delle proteine, che rispondono agli stimoli del campo energetico in cui si muovono. Lo stimolo che muove la proteina non è materiale, non è chimico. E’ ambientale. La forza vitale dell’energia invisibile influisce sul suo comportamento. Allo stesso modo in cui il nostro comportamento influisce sulla nostra salute, che può modificarsi per effetto di :

– un trauma emozionale/fisico

– un accumulo di tossine date da una cattiva alimentazione/emozione/ambiente

– una mente che manda segnali sbagliati in momenti sbagliati

Però:

– Se cambi le tue percezioni

– Cambi la tua biologia

– Cambi la tua vita

Il modo in cui percepiamo le situazioni che viviamo e il modo in cui le interpretiamo, mandan segnali che influenzano i geni. Il nostro comportamento, ovvero i segnali che ne derivano, controllano i nostri geni. I geni, al contrario, non controllano nulla. Parliamo quindi di epigenetica, ovvero, quella scienza per cui i geni rispondono all’ambiente. Tu cambi i tuoi geni ogni giorno. Ogni volta che cambi la tua risposta alla vita, cambi la chimica del tuo corpo. In particolare è il cervello che controlla la tua chimica. La funzione della mente è quella di creare una congruenza tra la convinzione e la realtà. Noi creiamo la nostra stessa biologia, attraverso le emozioni e i sentimenti che sperimentiamo. La depressione è il prodotto di uno squilibrio chimico. Condizioni di stress prolungato causato dalla paura e dalle preoccupazioni inibiscono la crescita neuronale, così come tutti i comportamenti di protezione. L’amore, per esempio, produce l’oxitocina, la dopamina, la serotonina, l’ormone della crescita. Quando siamo innamorati siamo sani, energici, vibranti. La chimica che deriva dalla percezione dell’amore crea la biologia della persona. La percezione della paura e lo stress, producono noradrenalina, citocina, istamina. In questo caso, non c’è una campo, un ambiente che predispone alla salute, come nel caso precedente, ma il terreno per la malattia. In ‘Good stress and bad stress, cells can’t move in both direction at the same time’.

Lo stress viene percepito dall’ipotalamo, ghiandola endocrina che interpreta il ‘segnale’. La pituitaria, a sua volta, risponde all’interpretazione dell’ipotalamo. Abbiamo due sistemi di protezione nel nostro corpo: uno coincide con in sistema immunitario (protezione interna) e l’altro riguarda le surrenali (che producono adrenalina in situazioni di stress/paura). Quando siamo sotto stress produciamo questo ormone che a sua volta disturba il sistema immunitario. Siamo sotto stress ogni giorno: quando ascoltiamo brutte notizie dal telegiornale, quando siamo ansiosi sul lavoro, quando ci preoccupiamo per qualcosa o qualcuno. Sotto stress si diventa meno intelligenti perché reagiamo per la sopravvivenza, pensiamo meno. Semplicemente fuggiamo dalle situazioni reagendo istintivamente. La paura ci tiene lontani dalla consapevolezza, dai desideri e dalle ispirazioni, dalla spiritualità e dal pensiero positivo. Siamo consapevoli solo nel 5% del nostro tempo. Nel restante 95% della nostra vita siamo controllati dal subconscio., che è un meccanismo di registrazione. Noi non creiamo la nostra vita in modo consapevole. Siamo presenti solo per il 5% delle nostre azioni, decisioni, desideri. Il resto è semplicemente influenza da parte del mondo esterno e da parte delle abitudini che vengono ‘registrate’ dal subconscio e ci inducono a ripetere meccanicamente certe azioni. I nostri limiti sono la conseguenza dei nostri comportamenti che ci autosabotano e che fanno parte del nostro ‘programma’.

Il nostro modo di agire si esplica attraverso quattro tipi di frequenze vibrazionali/energetiche, dette ‘onde’:

– beta: massima frequenza dell’agire

– theta: ipnosi, immaginazione

– alfa: relax, creatività, tranquillità

– delta: sonno

Dovremmo vivere queste frequenze in maniera dosata. Sono tutte necessarie ma l’armonia sta nel saper equilibrarle evitando che nessuna prenda il sopravvento. Un uso appropriato della consapevolezza può ridare la salute a un corpo malato, una gestione inappropriata delle emozioni può far ammalare un corpo sano. Le percezioni errate programmate nel nostro subconscio non vengono monitorate e ci inducono abitualmente a comportamenti limitanti. Le nostre risposte agli stimoli ambientali sono davvero controllate dalle percezioni, ma non tutte le percezioni sono esatte. La percezione controlla la biologia.

Conclusione: dobbiamo lavorare per acquisire quel potere personale necessario ad abbandonare la convinzione che siamo vittime di Dio, della natura o di un destino perverso e ingrato. Noi creiamo le nostre vite e siamo gli unici ad avere il potere di farlo e di riempire ogni cosa col miglior nutriente: l’amore.