Grace

“Grace is a relaxing of the ego… stepping out of the emotion of the situation….miracles are performed through heart…..man can move montains but not with a head-centred mind…grace under fire: finding strength in the face of adversity, conflict and struggle” da ‘Holistic Journal – December 2006 – Australia

Secondo la tradizione Sufi la ‘grazia’ (fana) è “il grande vuoto” (vacuità).

Quando sentiamo il fluire del vuoto perfetto, senza filtri, né barriere, allora siamo nello stato di grazia. La grazia ci libera, anche momentaneamente, dallo stato contratto nel quale tendiamo a vivere. In momenti di grazia le nostre immediate circostanze rimangono le stesse ma, invece di opporvi resistenza, riusciamo ad ammorbidirci ed accettarle.

L’inferno è quando la nostra personalità rifiuta di cedere. E’ lo stato psicologico in cui rifiutiamo la possibilità della grazia e invece di accogliere l’evidenza di ciò che è, restiamo attaccati al suo rifiuto. La grazia è il momento in cui l’opposto succede e noi vi cediamo al suo mistero e la sua vastità, pur restando coi piedi per terra. La grazia ci libera, anche momentaneamente, dallo stato di tensione e conflitto.

La grazia arriva quando le cose si mettono veramente male. Allora ci sottomettiamo a ciò che va oltre il nostro controllo. Con umiltà. Quando smettiamo di combattere, ci apriamo alla grazia. La grazia è l’arresa dell’ego. Poiché la mente è il punto focale della nostra consapevolezza, noi possiamo dirigerla dove vogliamo ma l’equilibrio nella nostra vita richiede di abitare nel cuore. Non si può volere che le cose accadano. Tutto deve partire dal cuore. Il cuore accoglie e riceve, dando sol quando la mente è rilassata. Onore e onestà sono le porte alla grazia. L’onestà è la sincerità verso gli altri e se stessi. La felicità è libertà di scelta. Per essere liberi bisogna essere veri, con forza morale e coraggio. “Find grace under fire”, è una incitazione a trovare lo stato di grazia nell’avversità, nei conflitti, nelle battaglie, in ciò che non ci piace. La naturale risposta a questi è la reazione di rabbia, il pianto, il grido. Quando questi si placano e usciamo dall’emozione col dovuto distacco, troviamo soluzioni serene e lo stato di grazia è vicino. Accettazione, tolleranza, assenza di giudizio sono elementi che portano alla grazia e alla pace interiore, così come la capacità di perdonare e di vedere il lato positivo in tutte le cose. Il conflitto, al contrario, ci allontana dall’equilibrio, dalla pace.

La vita ‘positiva’ è una scelta. Non è questione di dire “ogni cosa è perfetta” ma scegliere la gioia persino nella tragedia.

Solo l’amore incondizionato comprende tutto. Perché non conosce razzismo, discriminazione, odio, violenza, invidia, rabbia. Essere sereni, rilassati e fiduciosi, senza giudizi o pregiudizi, è essere in uno stato di grazia.

La grazia entra nelle nostre vite quando l’ego esce. L’approccio passivo alla grazia è permettere che le cose accadano senza opporre resistenza. La pazienza è l’altra grande forza. Quando il nostro corpo risponde ad una situazione con calma e serenità, la saggezza del nostro corpo che risiede in ogni cellula ci porta l’intuizione giusta su come procedere. La grazia è uno stato raro, non permanente. Arriva e svanisce anche se sembra poter durare a lungo. In quel momento siamo presenti con la mente e il corpo. Grazia= gratitudine per ciò che è, qualsiasi cosa sia.

Le migliori ispirazioni e idee vengono quando si è rilassati e in condizioni di ricevere ed accettare:

“you do not create the waves, but you can allow yourself to be taken in their flow”.

“La vita positiva è una scelta. Quando i tuoi valori saranno giusti, essa fluirà in un’autentica perfezione”.